La Viabilita' (il ponte sul Brembo)
Nel 1493 il ponte del Ragno e il ponte S. Nicola vennero distrutti dalla rovinosa piena del Brembo che travolse quasi tutti gli altri ponti costruiti sul suo corso, le comunicazioni tra la Val Brembana e la bassa Val Serina furono interrotte e in particolare i comuni di Bracca e Spino rimasero pressoche' isolati. A questo stato di precarieta' fu posto rimedio nel 1505, quando i comuni di Bracca e Spino si consorziarono per costruire a proprie spese un nuovo ponte ad Ambria. Il ponte venne costruito sotto la direzione dell'architetto Grigis Salvetti e svolse la sua funzione, se non proprio in perpetuo, come era negli auspici dei promotori, fino al 1755, quando venne a sua volta travolto da una piena del Brembo. In quell'occasione cadde uno dei due piloni che lo sorreggevano, assieme a due dei tre archi di cui era composto. Subito dopo il crollo, Bracca e Spino comunicarono al loro impossibilita' a ricostruirlo, per mancanza di denaro, e chiesero alle autorita' venete di coinvolgere nelle spese gli altri comuni della Val Serina. Ma il governo veneto non ritenne di dover intervenire direttamente, lasciano che i comini interessati trovassero da soli la soluzione piu' adeguata. E cosi' tra batti e ribatti si ando' avanti per un decennio in una situazione di quasi isolamento di tutta la Val Serina, con l'unica alternativa, se non si voleva percorrere la strada Mercatorum, di attraversare il Brembo al ponte Vecchio di Zogno e seguire la strada del tutto inadeguata dell'Acquada. Una soluzione sembro' profilarsi alla fine del 1764, quando tre privati, Pietro e Pellegrino Stilfoni e Antonio Giupponi di Tiolo, si dichiararono disposti a costruire a loro spese un ponte in legno in cambio del diritto perpetuo ed ereditario a riscuotere il pedaggio sul transito di persone, animali e mezzi di trasporto. I comuni si dichiararono favorevoli a tale proposta tranne che Bracca e Spino che non intedevano rinunciare al diritto di proprieta' sul ponte, e cosi' il progetto naufrago'. Nel 1778 se ne fecero ancora carico i comuni di Bracca e Spino e costruirono il ponte sulle ruderi dell'arcata rimasta in piedi ed utilizzando il materiale del vecchio ponte. Il manufatto venne allargato nel 1875 per adeguarlo alla costruenda strada dell'orrido. Attualmente ha perso molta della sua importanza, dopo la costruzione, nel 1981, del nuovo viadotto poco piu' a monte.
la Costruzione della strada nell''Orrido
La costruzione della strada attuale, che si snoda all'interno dell'orrido di Bracca, avvenne tra il 1872 e il 1882. Si tratto' di un intervento di grosso rilievo perche' il tracciato venne in gran parte scavato nella roccia o costruito su muri di sostegno eretti ai margini del fiume. La sede stradale, larga cinque metri e intervallata da ben otto ponti e due brevi gallerie, salvo interventi di rifacimento di alcuni ponti e di tratti di muro di sostegno, e' la stessa che ancora oggi sopporta gran parte del traffico della valle. E cosi' anche la Val Serina ebbe la sua strada dell'orrido, circondata da pareti strapiombanti, in un ambiente severo e selvaggio, caratterizzato dal continuo stillicidio dell'acqua dalle rocce e dal gorgogliare impetuoso del fiume. Una strada abbastanza larga e comoda, che tra l'altro consenti' l'avvio della valorizzazione della sorgente termale, ma che evidenzio' ben presto i suoi limiti, creando continui problemi di manutenzione e finendo ogni tanto travolta da paurosi smottamenti, al punto da non risultare mai in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni della Val Serina. Alcuni di questi fenomeni di instabilita' geologica assunsero proporzioni tali da costruire un preciso punto di riferimento storico. In particolare due enormi smottamenti, verificatisi nel 1888 e nel 1896, vanno ricordati per gli effetti che determinarono sulla viabilita' vallare. Il primo episodio interesso' direttamente il territorio di Bracca nelle frazioni di Bruga e Truchel e si verifico' a meta' del mese di settembre 1888. A valle delle due frazioni precipito' un enorme quantita' di materiale che invase la trada inaugurata da pochi anni, distruggendola e riempi' l'alveo del fiume, sbarrandone completamente il corso e dando origine alla formazione di un laghetto. Per lungo tempo la Val Serina fu pressoche' bloccata, il laghetto formato dallo sbarramento naturale sommerse a lungo la strada e il ponte del Seghèss e fu necessario allestire delle zattere per assicurare i collegamenti tra le due sponde. Tra la fine di quell'anno e i primi mesi del 1889 si provvide a far defluire l'acqua del laghetto e ad aprire una strada privvisoria, larga circa tre metri e tracciata sulla superficie della frana. La ricostruzione definitiva della strada avvenne solo molto piu' tardi e si concluse nel 1907. Pochi anni dopo quella di Bruga e Truchel, un'altra frana ostrui' la valle, poco lontano dal luogo dove si era verificata la prima: il 24 Ottobre 1896 una massa detritica di circa 180 metri di fronte si stacco' dal versante sinistro della valle, appena a monte di Algua. Dopo un salto di un centinaio di metri invase e distrusse la sede stradale per un lungo tratto, poi fini' nel fiume ostruendone completamente il corso. Di nuovo si formo' un laghetto, questa volta ben piu' vasto e stabile del precedente, lungo circa mezzo kilometro, largo un centinaio di metri e profondo tanto da sommergere la strada compreso un ponte a tre arcate alto quindici metri. Per ovviare il blocco totale della viabilita' venne attivato un servizio di traghetto pubblico tra le due sponde del laghetto , la situazione di emergenza ando' avanti per un anno, il tempo di costruire una nuova strada attorno al laghetto, la stessa che esiste tutt'ora.