Valtorta

Cartina Valtorta VALTORTA deriva il suo nome dalla conformazione geografica del territorio. Ha antiche origini risalenti al mille fu legata religiosamente a Primaluna in Valsassina. In sede di notariato e di preture: ancor oggi esiste una casa  in decadenza - detta "della pretura". Nel 1888 una slavina demoli' la contrada Torre causando 30 morti. Ancora nei primi decenni del 1900 vi si coltivavano miniere di ferro. L'operosita' degli abitanti, che alternavano ai lavori contadini lo sfruttamento delle miniere e la successiva lavorazione del ferro dava un minimo di sicurezza alla comunita' che come le altre vicine, dovette comunque fare i conti con ripetute carestie e pestilenze. L'attuale riattivazione dimostrativa di mulini, magli e segherie ad acqua, accanto alla testimonianza emblematica del museo Etnografico, da' l'idea di come nessun espediente venisse trascurato nella povera, ma variegata economia di montagna.

Tanto bastava perche' si avesse la soddisfazione e l'orgoglio di vedersi riconosciuta l'autorita' di propri statuti, con una precisa identita' da difendere e tutelare anche nei frangenti delle avversita' economiche che spesso costringevano all'emigrazione. Tra i piu' illustri discendenti di emigranti locali approdati a Venezia si ricorda con orgoglio la figura di Girolamo Ragazzoni, che fu vescovo di Bergamo e nunzio apostolico a Parigi, oltre ad essere stato attivo protagonista del Concilio di Trento. Attualmente Valtorta mira ad essere un centro montano capace di arrestare il fenomeno dello spopolamento con interventi di qualificazione dei prodotti tipici caseari e con proposte di integrazione turistica che abbinano ai valori ambientali l'approfondimento delle testimonianze etnografiche. Dispone anche di moderni impianti sciistici con collegamento alla valsassina (Piani di BOBBIO) e la nuova Pista di Fondo di Ceresola.