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Arte nelle chiese di Ponteranica Arte nelle chiese di Ponteranica
Al visitatore che percorre la strada che attraversa il centro storico di Ponteranica, la chiesa di S.S. Alessandro e Vincenzo si presenta sulla sinistra, in fondo ad un ampio spiazzo, raggiungibile a sua volta dopo una leggera salita.
Ufficio Postale di Ponteranica Ufficio Postale
Orari e Servizi disponibili nell'Ufficio PT di Ponteranica.
Ponteranica e la sua Comunità
Ponteranica si estende lungo i declivi del colle a Nord di Bergamo, tra i due rami del torrente Morla per un'estensione complessiva di 837 ettari. L'abitato e' costituito oltre che dal nucleo principale anche dalle frazioni di Rosciano, Costa Garatti, Castello Moretta, Ramera e Valbona.Dalle origini all'eta' comunale
Ponteranica era parte del territorio di Sorisole. Sorisole, Ponteranica, Azzonica e Prato della Rovere erano contrade che facevano parte dell'antica "corte Regia della Morla" di origine longobarda, come e' dimostrato dall'atto di cessione dei diritti feudali (28 Ottobre 1249) del Vescovo di Bergamo agli abitanti delle contrade. Ponteranica fu roccaforte guelfa con strutture difensive formate dalle case forti del nucleo centrale, dal castello della Moretta e da torri poste sia sul colle Luvrida sia intorno all'abitato, in gran parte distrutte nella lotta con la fazione ghibellina. I termini del confine comunale di "Poltranica" furono posti con atto del 9 Luglio 1392, e poi rivisti nel 1456.

Per i meriti conquistati al servizio della Repubblica di Venezia i Comuni di Sorisole e Ponteranica erano considerate "terre separate" con particolari privilegi ratificati dalle "Ducali" del 1428, poi rinnovati negli anni successivi. Dalla relazione del Capitano giovanni Da Lezze, del 1596, la popolazione di "Potranicha" risulta di 800 abitanti, di cui la maggior parte "artisti et lavoratori di terra". Fin sotto la Signoria Veneta della Serenissima l'estimo di Ponteranica e' regolarissimo e taluni registri ne certificano le relative ordinate riscossioni dei capitali dovuti. Ogni anno venivano eletti dieci uomini per l'amministrazione della cosa comune e così sino alla fine del '700. Nel 1809 Ponteranica fu aggregata al Comune di Bergamo insieme con altre terre corcostanti fino a Villa d'Almè. Ma non fu che una breve parentesi che pero' lascio' una traccia dolorosa, perchè in questa occasione furono portati a Bergamo tutte le carte degli archivi dei vari Comuni, che poi non fecero piu' ritorno alle loro sedi primitive.
Caduta l'amministrazione della Repubblica Napoleonica Cisalpina subentra a questa il governo Austriaco del Lombardo Veneto. L'amministrazione Pubblica di questo periodo subisce un profondo mutamento. L'Austria impone severe regole di pubblica amministrazione. Il governo Austriaco, con decreto 12 Febbraio 1816, sciolglieva il mastodontico Comune prima costituito e Ponteranica riacquista la sua autonomia comunale, che sino ad oggi non subisce piu' altri mutamenti di sorta. L'archivio Comunale conserva tuttora conti consuntivi, collaudi di opere e manutenzioni di manufatti comunali di quel tempo. Si arriva cosi' al Regno d'Italia e con esso il Comune di Ponteranica inizia una nuova attività amministrativa, regolata dalle leggi del Regno. Quanto allo stemma comunale, raffigurante una pianta con fascia stellata, pare che voglia significare la rilevante produzione di tipo agricolo forestale (castagne e frutta in abbondanza) che formava gran parte della ricchezza del Comune.
cartina di PETOS del XVIII secolo
Il nucleo antico di Ponteranica e' costituito da un borgo lineare la cui cortina edilizia e' posta a valle della strada e da uno spalto superiore dove si apre la piazza che ospita il complesso monumentale costituito dalla chiesa parrocchiale, dalla chiesa di S. Pantaleone e dall'oratorio del Suffragio. Per la felice esposizione lungo il versante collinare il Comune di Ponteranica ha conosciuto nel dopoguerra un consistente sviluppo edilizio, che attirando nuovi residenti dal capoluogo, ha permesso di raggiungere i 7.200 abitanti.
Documentazione reperita dall'opuscolo "Santi Alessandro e Vincenzo in Ponteranica" a cura del Centro Culturale Nicolo' Rezzara